Al Brancaleone, uno dei migliori club underground d'Italia, nasce un nuovo progetto musicale: Wave Connection.
Perché WAVE? Perché si parla di MUSICA, nient'altro che ONDE, nient'altro che waves, niente di più semplice, inerente, ma mai scontato, perché lo sappiamo tutti, alla fine è l'unica cosa che conta davvero.
Perché CONNECTION? Perché il nostro compito, il compito del DJ, di tutti gli addetti ai lavori è quello di creare un ponte, una CONNESSIONE, tra la musica e le PERSONE.
Wave Connection ha scelto il Brancaleone come trampolino di lancio, per il suo caratterisco aspetto underground, un club come pochi altri a Roma, privo di inutili fronzoli e decorazioni che troppo spesso levano spazio e lustro a cose ben più importanti, terreno fertile per nuove sperimentazioni musicali.
Wave Connection parte con una prima degna del nome che porta, avvalendosi dell'aiuto di uno dei mostri sacri dell'ultimo decennio musicale elettronico: SHLOMI ABER!!!
Shlomi Aber è conosciuto come uno dei pionieri della techno e uno tra i più influenti artisti di oggi, ha quel tipo di impatto che di solito è proprio delle meteore, ragione per la quale è inondato da un coro di apprezzamenti.
Un commento preso da un'intervista recente per "Radio 1" ci da un idea del perché le sue tracce stiano lasciando un segno così grande.
"Non importa se sia forte o lento, deve toccare la tua mente, il tuo corpo e la tua anima allo stesso tempo. Questo è ciò che chiamo un buon disco."
Questo suo approccio, si combina con i suoi 12 anni di esperienza nella produzione che prendono influenza dal jazz, funk, minimal, acid, e in particolare techno di Detroit…
DjMag: "i set di Shlomi sono intensi, ricchi di suoni che ti fanno sembrare di tornare indietro ai giorni migliori della musica, non si può definire con una parola, ma se dovessi farlo sarebbe qualcosa tra la house e la techno. Con le sue affascinanti capacità e una accurata selezione musicale, puoi sentire la magia nell'aria."
Ossimoro suona un hard rock grunge stoner, con testi in italiano, risultato di molteplici influenze (Alice in Chains, Kyuss, Soundgarden, Velvet Revolver, Cult, Black Sabbath, Stone Temple Pilots).
Dal 2005 la band è cpomposta da Federico Venditti (chitarre) Francesco Fornara (voce) Fabrizio Ferrante (batteria) Paolo Recchia (basso).
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